Non ci sentiamo da un po’, da quasi un mese!
Sono momenti intensi che si intensificano ulteriormente a causa dell’ondata di imprenditori che ha deciso di sbarcare online.
Ma non ti parlerò di quanto questo sia il momento migliore per andare online.
In realtà in questi ultimi due giorni sto tirando giù dei porchi che metà bastano.
Sono due giorni che aspetto, non ce la faccio più.
Non sono così fremente per niente, tranne quando si tratta di hardware per computer e software.
Si, sono strano, lo ammetto.
Del resto ho realizzato il mio primo sito a 14 anni, ci sarà un motivo per cui impazzisco per ‘sta roba tecnologica.
Spendo una cospicua parte dei miei denari in libri, software e hardware.
Tutti i mesi infatti ho queste spese fisse sul mio conto e trovo sempre una buona scusa per testare l’ultimo software, smanettare con questo tool “virale” che promette un sacco di referral e l’ultimo checkout per ecommerce.
In questi giorni ho notato quanto radicalmente siano cambiate le mie abitudini di acquisto online in certi ambiti, da quando uso Amazon.
I livelli di “tolleranza”
Ho notato (su me stesso e sugli altri) che esistono diversi livelli di tolleranza al ritardo, chiamiamolo così.
Ci sono certi tipi di acquisti che faccio con una pianificazione precisa.
Ad esempio qualche settimana fa ho acquistato dei regali di compleanno e ho aspettato tranquillamente una settimana circa per vederli davanti al cancello di casa mia.
Ho anche acquistato su Amazon nelle settimane scorse.
In piena crisi Covid-19 e ho accettato di buon grado che Amazon impiegasse dieci giorni per recapitarmi libri e altre cosine.
Si trattava di un contesto particolare e ho compreso ed accettato di buon grado questa differenza rispetto alla sua consueta velocità di consegna.
A proposito, ti parlerò prossimamente dei contesti particolari nei quali la velocità di consegna è addirittura controproducente…
Ma tornando a noi, mi è capitato di acquistare su ePrice, un noto portale che vende elettronica.
Da una decina di giorni, nei (pochissimi) ritagli di tempo che non uso per lavorare o nutrirmi, ho deciso di aggiornare uno dei miei computer.
Si, sono un fortunato possessore (nonché estimatore) di Mac Pro, serie costosissima di computer che nel mio caso ha la bellezza di 11 anni, essendo del 2009.
Sono dei computer fantastici, dopo 11 anni il mio fa ancora un mazzo così alla maggior parte dei computer moderni di fascia medio/alta.
Però la mia scheda video ha rallentato un po’ con gli ultimi software più recenti e la cosa mi infastidisce, perché lo uso per lavorare e non voglio rallentamenti quando lavoro.
Insomma, mi sono informato su quale scheda grafica andasse bene e l’ho comprata.
Tornando a noi, ho acquistato questa scheda grafica su ePrice. Era la prima volta che acquistavo su questo sito, ma ha fama di essere affidabile e quindi ho comprato senza battere ciglio.
Tra l’altro conosco il responsabile di ePrice Italia, da quando realizzammo insieme il sito info-commerce di un noto brand italiano di cartucce per stampanti ecologiche.
un giorno ti racconterò delle mie avventure/disavventure nel mondo degli ecommerce milionari, siccome ne ho realizzato e visti parecchi per il lavoro che ho fatto… ma questa è un’altra storia
L’acquisto avveniva sabato.
Consegna entro martedì
Così recitava la dicitura nella scheda prodotto.
“Bene!” mi sono detto.
Così finalmente potrò aggiornarla e l’ultima parte che rallentava il mio lavoro diventerà anch’essa una scheggia!
In trepidante attesa, martedì è arrivato.
Divento come un bambino.
Ogni pausa affacciato alla finestra per vedere se arriva il corriere.
Martedì passa.
Anche mercoledì passa.
L’assistenza clienti mi scrive che c’è un ritardo nella consegna, che è prevista per giovedì.
Mi sono sentito davvero frustrato per la situazione, non so dire bene il perché.
Razionalmente un giorno vale l’altro, ma la voglia di ricevere quello che per me è più simile ad un regalo di compleanno che un acquisto per lavoro, mi ha fatto desiderare tantissimo questo oggetto.
E il fatto di essere abituati ad Amazon che di solito è puntuale, se non in anticipo, unito al ritardo, mi ha fatto incazzare.
Ma poi ci ho pensato e mi sono detto:
Sono soltanto un paio di giorni.
Perché mi sento così?
Ed allora ho capito.
Ho realizzato quanto Amazon abbia modificato la percezione della normalità.
Ha disintegrato ogni record di velocità perché tiene in magazzino alcune “copie” di quasi qualsiasi prodotto.
In ogni magazzino d’Italia che fa da hub.
In tutta Italia.
In europa.
Nel mondo.
Amazon ci costringe a riflettere e.. permettimi di dirlo, anche tu nel tuo settore dovresti domandarti:
Cosa posso fare per migliorare l’esperienza per i miei clienti?
Quanto sono forte sugli aspetti principali (logistica, marketing, vendita, post vendita, customer service) rispetto ad Amazon?
Amazon non vince perché ha i mezzi finanziari.
Non solo.
Ma non vince “per il prezzo”.
Vince per l’esperienza.