Domande frequenti nel mondo ecommerce (FAQ)

Questo articolo è stato scritto in un modo un po’ diverso dal solito. Ho raccolto infatti una serie di domande che le persone fanno riguardanti il mondo e-commerce. Sono domande che per alcuni possono apparire forse anche banali? Non lo so, non ci giurerei. Magari per te sono tutt’altro che banali. Sono convinto che alcune delle risposte a queste domande, potresti già conoscerle. Poco male, perché sono anche convinto che alcune ti saranno utili per toglierti qualche dubbio o comprendere meglio alcune dinamiche.

Salta pure qualche domanda, se già la conosci. Soffermati invece su quelle che catturano maggiormente il tuo interesse. Saranno botta e risposta, una dopo l’altra, senza una particolare sequenza logica, ma così come sono state poste. Partiamo con le domande.

Quale tipo di ecommerce è il migliore?

Di solito, quando qualcuno chiede:

Quale è il miglior tipo di ecommerce?

in realtà non si parla di un unico argomento. In base a quello che ha in mente la persona quando fa la domanda, sta chiedendo una di queste tre cose:

  • Quale è il miglior tipo di ecommerce.. facendo riferimento: al pubblico target a cui vogliamo vendere, che può essere B2C o B2B
  • Quale è il miglior tipo di ecommerce.. facendo riferimento: al modello di business, che può essere dropshipping, oppure classico con propri prodotti e proprio magazzino
  • Quale è il miglior tipo di ecommerce.. facendo riferimento: al tipo di piattaforma da usare. Quindi parliamo di software.

Rispondo a tutte i tre i quesiti, così accontentiamo tutti.

Quale tipo di ecommerce è migliore, tra B2B e B2C?

Puoi iniziare ad aprirti al mercato che ancora non stai presidiando? Si, a patto che tu sappia che non è facile, che possono volerci molto tempo, pazienza e fatica. Come in qualunque attività.

Mi conviene vendere ai privati o alle aziende per poter prosperare con il mio sito ecommerce?

Dipende da cosa fai nella “vita” della tua azienda. Se, ad esempio, sei abituato a vendere ai privati, non ha senso che dall’oggi al domani tu ti metta a vendere alle aziende.

  • Vendere cosa?
  • perché?
  • con quale esperienza?
  • quale problema vai a risolvere?
  • non ci sono altri che già fanno questa cosa meglio di te?

Sono tutte domande che ti porrei, se fossi in consulenza con me e volessi iniziare a vendere B2B dall’oggi al domani, così, all’improvviso.

Se invece vendi già B2B, saprai bene che vendere alle aziende, significa prima di tutto avere un rapporto tra fornitore e cliente. Questo rapporto prevede che ci sia uno scambio, in termini di informazioni, di assistenza, bisogna risolvere domande e dubbi. Lo strumento ecommerce può essere utile per il B2B, cioè per vendere ad altre aziende?

Si, può esserlo. A patto che non pensi che aprire un ecommerce B2B corrisponda ad automatizzare tutto e mandare a spasso i tuoi commerciali, la tua assistenza tecnica, il tuo servizio clienti. Perché ti dico una cosa: non funziona così.

Detto in altre parole, aprire un ecommerce B2B, che vende quindi prodotti o servizi ad aziende, significa automatizzare l’ultimo miglio, quel pezzetto che prevede che tu emetti una fattura e il cliente ti faccia un bonifico. In questo caso, automatizzi quel pezzetto li. Fine. Il resto, il rapporto professionale con i tecnici e l’assistenza, il rapporto umano, non possono essere rimpiazzate da una macchina ne da una piattaforma ecommerce.

Quale modello è migliore tra Classico e Dropshipping?

Classico, senza ombra di dubbio. Non stare nemmeno a pensarci.

Il dropshipping è una sciocchezza. Un modello di business fallimentare che promette guadagni facili senza investimenti, ma che come la favola di Pinocchio, è un albero di zecchini. Una cosa che non esiste, una favola, uno specchietto per le allodole.

Il dropshipping, se ha mai potuto davvero funzionare in passato, quando erano in pochissimi a conoscere questa modalità, ora è totalmente inflazionato e inutile, ed è peggiorato negli ultimi anni a livelli da fuffa, se non da truffa vera e propria a causa di sedicenti “guru” che lo vendono come una soluzione facile, veloce, con facili guadagni.

Inutile dire che guadagni facili, senza sforzo, senza investimenti, senza fatica, non esistono se non nel mondo delle fiabe. Qualsiasi persona che ti proponga di fare dropshipping promettendoti guadagni facili e veloci, ti sta mentendo e proponendo qualcosa che farà guadagnare solamente lui, attraverso la vendita dei suoi servizi per mettere in piedi la piattaforma, oppure, il caso più tipico, è quando ti vende i suoi corsi. Sei avvisato.

Per cui, potresti allora chiederti:

Cosa vuol dire avere un ecommerce classico?

Cosa vuol dire ecommerce classico?

Un ecommerce è, di base, un catalogo di prodotti online, dal quale un utente può acquistare prodotti.

Poi, il commerciante, proprietario del sito ecommerce, che possiede i prodotti nel suo magazzino, li spedisce al cliente a seguito di un pagamento. La chiave del concetto è: prodotti che stanno nel suo magazzino.

Perché devi possedere i prodotti nel tuo magazzino?

I motivi sono banali, quanto potenti nel settore ecommerce per poter ottenere un risultato eccellente:

  1. Avere i prodotti in magazzino, ti permette di spedirli velocemente
  2. Avere i prodotti in magazzino, ti permette di gestire più facilmente i problemi
  3. Avere i prodotti in magazzino, ti permette di avere il controllo sulla gestione in generale e, di conseguenza, la capacità di erogare un servizio clienti migliore
  4. Avere i prodotti in magazzino, ti permette di avere controllo sui prodotti
  5. Avere i prodotti in magazzino, ti permette di essere il mittente dei prodotti e quindi, i clienti vedono te e non altri

Al contrario, se volessimo vedere “in negativo” cosa non fare:

  1. Non avere i prodotti in magazzino, ti rende vincolato ai tempi ed alle modalità di chi li spedisce per te. Per cui, potresti con grandi probabilità avere dei tempi di spedizione lunghi
  2. Non avere i prodotti in magazzino, non ti permette di gestire direttamente problemi con gli ordini. Un oggetto è rotto? Non puoi rimpiazzarlo direttamente tu, devi contattare chi li spedisce, che possiede anche il prodotto.
  3. Ed i tempi si allungano, cosa che non ti permette di avere un servizio clienti di alto livello, di fare felice il cliente. Si, molta della felicità spesso si eroga attraverso una spedizione veloce. Non è sempre così, ma è spesso così. Merce che arriva velocemente = cliente felice
  4. Non avrai il controllo dei prodotti, ma soprattutto, non avrai il controllo completo della comunicazione, per cui chissà cosa vede il cliente, quando riceve il pacco. Non potrai inserire il tuo logo, nemmeno dei volantini, oppure delle tue comunicazioni e messaggi di marketing per fare più felice il cliente, tenertelo stretto (fidelizzazione) e dargli un motivo per acquistare ancora da te. Quindi si dimenticherà di te un poco più facilmente. E tu sai quanto è difficile e costoso ottenere nuovi clienti. Dopo questa fatica per acquisirlo, davvero vuoi buttare tutto all’aria per così poco?

Quanto costa creare un sito ecommerce?

Un sito ecommerce può costare da poche centinaia di euro fino a centinaia di migliaia di euro. Si tratta infatti di una domanda posta in modo strano. Comprendo da dove derivi questa domanda, ma oggettivamente non ha senso.

Chiederesti mai:

Quanto costa un’automobile?

Ovviamente no. Perché la risposta è che dipende da mille fattori:

  • da quanto puoi spendere: quale è il tuo budget massimo?
  • da quanto vuoi spendere: quanto sei disposto ad investire nella tua nuova auto?
  • dalle tue esigenze: devi corre veloce a Maranello, o ti serve spazio perché hai dei figli piccoli e deve avere un bagagliaio grande per metterci la spesa?

Un sito ecommerce è come comprare un automobile

Quando decidi di avviare un progetto ecommerce, stai decidendo di comprare un sito ecommerce. Che è simile a compare un’automobile.

Quanto puoi/vuoi spendere?

Questa informazione è fondamentale. Si tratta di quanto effettivamente puoi arrivare a spendere. Molte persone, quando viene posta questa domanda, hanno paura di dare questa informazione. Pensano che verrà usata “contro di loro” per tirare il prezzo più alto possibile. Beh, in alcuni casi magari è anche cosi e capisco la logica di questa paura. Li fuori, ci sono squali pronti a spillarti fino all’ultimo centesimo pur di vendere qualcosa. Ma, per quanto mi riguarda, serve solo a capire se il progetto ecommerce è fattibile. Se l’investimento non è sufficiente, spesso non vale la pena nemmeno iniziare a progettare il sito ecommerce e in quel caso, sono il primo a dirtelo, così da farti risparmiare un po’ di soldini.

Quali sono le tue esigenze?

Prima di iniziare un progetto ecommerce, devi rispondere a queste domande:

  • Hai un catalogo prodotto molto ampio? Il tuo progetto in quale di questi range rientra? Già solo con questa informazione, le strategie da adottare saranno diverse, sia nel modo in cui sviluppare e presentare il sito, sia nella strategia di marketing
    • meno di dieci prodotti
    • più di cento prodotti
    • più di mille prodotti
    • più di diecimila prodotti
  • Vendi prodotti che altri già stanno vendendo sul web? Intendo dire proprio gli stessi identici prodotti, delle stesse marche? (ovvero: sei un rivenditore?) Questo ci aiuta a capire in maniera molto semplice quanto sarà facile o difficile vendere online generando un profitto.
  • Vendi prodotti simili ad altri già esistenti sul web?
  • Vendi prodotti simili ad altri esistenti solo in negozi fisici, ma non ancora sul web?
  • Molte altre domande che sottopongo ai miei clienti in consulenza..

Ma quindi, quanto costa realizzare un sito ecommerce?

Facciamo 2-3 casi pratici per entrare nel vivo della risposta.

Costa molto poco quando..

  • Quando inserisci da solo i prodotti nel sito ecommerce
  • Quando usi un template grafico già pronto, di quelli che trovi a poche decine di euro sui siti di template come Theme Forest e simili
  • Quando usi una piattaforma come WordPress con WooCommerce oppure Shopify
  • Quando non devi collegare il sito al tuo software per il magazzino, oppure a quello per la cassa, le fatture e gli scontrini

Costa di più quando..

  • Quando vuoi realizzare una grafica su misura per te invece di usare un template già pronto (che però, è una cosa che aumenta le vendite)
  • Quando devi collegare il tuo sito ecommerce con il tuo sistema di fatturazione (o forse no, dipende da quali software usi)
  • Quando devi collegare le giacenze di magazzino dei tuoi negozi al sito ecommerce (che ti permette di non avere rotture di stock e clienti scontenti)
  • Quando vuoi avere un sito molto veloce e performante (cosa che però è essenziale per far funzionare un sito ecommerce)

Insomma, la scelta in realtà non esiste.

Non esiste un sito ecommerce a basso budget.

Esistono siti ecommerce giocattolo, che non funzioneranno mai e che non riusciranno mai davvero a decollare: quelli a basso budget.

Esistono siti ecommerce professionali, che hanno maggiori possibilità di funzionare e macinare vendite: quelli dove ogni cosa essenziale viene fatta per bene, e quindi con un budget medio alto.

A te la scelta.

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