Comparatori di prezzo, quando usarli e quando no?

Scopo di questo articolo

Dopo aver letto questo articolo, sarai in grado in completa autonomia di prendere la migliore decisione per il tuo sito e-commerce: “usare i comparatori di prezzo sì o no?”

A chi è rivolto l’articolo

Questo articolo è dedicato ad imprenditori e proprietari di siti ecommerce che vogliono comprendere come funziona questo strumento e se fa al caso loro.

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Cosa è un comparatore di prezzo

Un comparatore di prezzo altro non è che una pagina web, dove attraverso una particolare tecnologia, puoi vedere quanto costa un prodotto da più siti contemporaneamente.

Il confronto tra i vari prodotti è gratuito e le persone si stanno sempre più abituando all’utilizzo di questi comparatori.

Per il cliente finale infatti usare i comparatori equivale a trovare la migliore offerta su tutto il mercato in pochi secondi.

Quali tipi di comparatori esistono

Esistono centinaia, forse migliaia di diversi comparatori online.

Possiamo raggruppare i comparatori di prezzo in vari gruppi, come ad esempio:

  • Comparatori di prodotti e beni di largo consumo
  • Comparatori di assicurazioni
  • Comparatori di viaggi e hotel
  • Comparatori di mezzi di trasporto
  • Comparatori di gas e luce
  • Comparatori di ADSL e fibra ottica

Comparatori interni ed esterni

Non solo esistono comparatori di prezzo diversi per tipologia di prodotto o servizio venduto.

Esistono anche due tipi di siti comparatori:

  1. i siti che vendono il prodotto direttamente nel sito
  2. quelli che rimandano ad un sito esterno

Quale scegliere tra interno ed esterno?

Ammesso e non concesso che sia il caso di usare un comparatore (cosa che vedremo tra poco), devi preferire quelli esterni.

Dal tuo punto di vista, dovresti puntare su quelli esterni perché ti permettono di ricevere il visitatore sul tuo sito.

Comporta notevoli vantaggi per te:

  • possibilità di fare remarketing su Facebook e Google
  • possibilità di catturare il contatto anche se non conclude l’acquisto e quindi comunicare tramite e-mail

Sono due vantaggi da non sottovalutare e da utilizzare ogni volta che ti è possibile.

Come funzionano i comparatori di prezzo

Il funzionamento è semplice. L’utente cerca un prodotto all’interno di uno di questi siti e il sito mostra lo stesso prodotto venduto su vari siti ecommerce.

In pratica è una carrellata dello stesso prodotto, dove l’unica differenza principale tra un sito e l’altro è il prezzo.

Alcune immagini di comparatori di prezzo

Google Shopping

Trovaprezzi

Amazon

Ebbene si, anche Amazon è a tutti gli effetti un comparatore di prezzi.

Kelkoo

Come avrai notato, si assomigliano un po’ tutti. Per non dire che sono proprio identici alcuni!

Ce ne sono tantissimi. Quindi quì di seguito faccio un elenco dei comparatori di prezzo (con relativi link) se ti interessa dare un’occhiata.

Aggiornerò questa lista ogni volta che ne troverò uno.

Lista di comparatori di prezzo (e link)

  1. Ciao!
  2. Twenga
  3. Shopalike
  4. Subito
  5. Idealo
  6. eBay
  7. Best Shopping

Usare i comparatori di prezzo: quando fa bene al tuo sito ecommerce?

Cominciamo dalle belle notizie e parliamo del caso in cui usare i comparatori di prezzo è un fatto positivo.

Per positivo intendo che ti porta guadagni, fatturato e nuovi clienti. 

Caso n. 1: quando hai un prodotto molto comune e sei un “big”

Quando sei un grande “player” nel mercato dei prodotti che vuoi vendere online, automaticamente hai accesso a numerosi vantaggi.

Questa posizione di vantaggio che deriva principalmente dalla capacità di trattare un prezzo migliore in fase di acquisto, si tramuta in un vantaggio anche in fase di vendita.

Certo, qualcuno a questo punto penserà che sia banale e scontato.

Ma adesso ti dimostro che non è così e che anzi quasi tutti commettono lo stesso errore.

Se sei grande, hai un forte potere di contrattazione in fase di acquisto

Questo è un assunto, un fatto del mercato. Se compri in grossi quantitativi, riesci a strappare un prezzo migliore a chi ti fornisce i prodotti.

Quindi riesci a mettere sul mercato i prodotti in vendita al pubblico, ovvero ai clienti finali, ad un prezzo migliore.

Un esempio pratico di compravendita e come funziona la leva della quantità: vendere un Dyson Pure Cool Me per l’estate

Facciamo l’esempio su un prodotto stagionale: il condizionatore.

Sta per arrivare l’estate ed a più di un’azienda, ogni anno, viene la stessa idea: vendere i condizionatori.

La domanda aumenta, quindi è più facile venderli rispetto ad altri periodi dell’anno.

Decidi di acquistare una particolare marca, un Dyson Pure Cool Me.

Ne compri diecimila pezzi, che decidi di vendere online facendo della pubblicità sui comparatori di prezzo, nella ricerca di Google e su Facebook.

Anche i tuoi concorrenti ne hanno acquistati un po. Un grosso tuo concorrente ne ha acquistati cinquemila.

Un grosso quantitativo, ma per fortuna per te non abbastanza. Infatti è riuscito a strappare delle condizioni (ovvero uno sconto) peggiori delle tue.

Infine ci sono un’infinità di piccoli commercianti. Rivenditori che hanno un magazzino fisico, perché collegato ad un negozio fisico su strada.

Siccome ne hanno qualche pezzo in magazzino, decidono anche loro di fare qualche vendita extra online.

A questo punto, siccome ne hai acquistati più di tutti, puoi permetterti di fare il prezzo migliore.

Riesci a piazzarlo a 340 euro, mentre il tuo concorrente più grande deve assestarsi sui 349 euro e i piccoli rivenditori tra i 350 e i 370 euro.

In questo preciso frangente sei il più competitivo e il comparatore di prezzo ti premierà, facendoti vendere un treno di prodotti.

Caso n. 2: quando sei il primo o l’unico

Questo è il secondo caso in cui ti conviene usare i comparatori di prezzo.

Se sei unico oppure sei stato il più veloce, vinci sui comparatori di prezzo

Mentre nel caso precedente abbiamo ipotizzato di vendere un prodotto comune, che hanno tutti (e quindi che hanno molti tuoi concorrenti) questa volta è l’esatto opposto.

I comparatori di prezzo online possono essere molto utili se hai un prodotto che ancora non vende nessuno online.

Il meccanismo è il medesimo.

Solamente che essendo tu l’unico a possederlo (e vendere) oppure essendo tu arrivato per primo su tutti gli altri, le persone che cercheranno quel particolare prodotto troveranno te e potrai fare per primo le vendite.

Un esempio pratico: l’estate dei salvagenti a forma di unicorno

Ok, questo esempio è proprio adatto. Circa nel 2017 è stato l’anno degli unicorni.

Quell’estate verrà ricordata, almeno in Italia, perché chiunque comprava salvagenti con la testa da unicorno.

Naturalmente i primi a vendere questo prodotto (che devono essere stati velocissimi) hanno incassato un bel po’ di soldi.

Ma altrettanto ovviamente, una serie di persone si sono messe in scia a rincorrere questi primi venditori, vendendo a loro volta il salvagente a forma di unicorno.

Per loro è stato troppo tardi. La nave era ormai salpata e hanno fatto un buco nell’acqua. O nel migliore dei casi, hanno raccolto le briciole.

Caso n. 3: quando hai le spese di spedizione gratis

Anche se non sei il primo e non sei l’unico, ma anche se non hai il prezzo più basso, hai una possibilità di farcela.

Essere presenti sui comparatori di prezzi come venditore e vendere il tuo prodotto a scapito di altri siti, può funzionare anche quando hai delle condizioni vantaggiose sulle spese di spedizione.

Non tutti, ma la maggior parte dei comparatori di prezzo offre visibilità non solo sul costo del prodotto, ma anche sulle spese di spedizione.

Non tutti possono avere spedizioni gratuite, ma se tu le hai, sei a cavallo, hai fatto bingo. Ecco che sarà un metro di giudizio favorevole nei tuoi confronti.

Conclusioni

Essere presente sui comparatori è un’arma a doppio taglio. O hai le condizioni giuste per poter vincere e prevalere su altri siti che vendono cose simili alle tue, o hai un prodotto unico che non ha nessuno, oppure non conviene.

Non conviene per due motivi.

Motivo 1: alcuni comparatori sono a pagamento

Infatti alcuni di questi siti che offrono una grande visibilità, la offrono però a pagamento. Questo per te significa doverli considerare alla stregua di qualsiasi altro mezzo di advertising, come Google ad esempio.

Pagare delle visualizzazioni o il click compulsivo dell’utente che apre tutti i risultati in nuovi tab, ma poi acquista dal tuo concorrente, non è la migliore delle strategie.

Motivo 2: tutti i comparatori necessitano del tuo tempo (ed a volte costano)

Il secondo motivo potrebbe essere più complesso da capire, ma te lo spiego con una semplice dimostrazione.

Vero, il tuo tempo lo gestisci tu e non richiede denaro contante per essere speso. Giusto?

Sbagliato, se la mettiamo in termini reali paragonando questa ad altre attività.

Perché se pensi che ad esempio un’attività di marketing referral ben fatta può portarti da subito nuovi clienti, potresti decidere, in piena coscienza, di dedicarti a quest’altra attività.

In effetti, è necessario conoscere tutti gli strumenti di marketing per poter decidere quale è meglio prendere in considerazione e su quale spendere il tuo tempo e le tue risorse.

Personalmente consiglio raramente di utilizzare i comparatori di prezzo. In pratica, solo quando sei in una delle tre condizioni che ho descritto sopra.

In tutti gli altri casi, nella migliore delle ipotesi, sarà tempo sprecato.

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